Cosa significa dimagrire? a Napoli

Oggi si parla sempre di più di “DIMAGRIRE”.
Su qualsiasi rivista, sito internet e in qualsiasi trasmissione televisiva, siamo oramai diventati il bersaglio di un bombardamento di articoli sul tema del dimagrimento.
Si va al supermercato e si parla di dimagrimento, così sulla metropolitana e sull’autobus, chiunque racconta di come è dimagrito, chiunque diventa uno specialista; dal macellaio, al fruttivendolo, all’elettricista, al filosofo, tutti credono di avere “conoscenze” sul dimagrimento.
Dimagrire… Dimagrire… Dimagrire… Perdere peso!

Oggi dimagrire è diventato il desiderio di tutti, ognuno vuole avere la forma fisica perfetta, per fortuna però, c'è ancora qualcuno che comprende l’importanza del perdere peso per stare bene!

Pensiamo a una giovane donna che non si accetta per qualche centimetro di adipe in più su cosce, sul girovita, sui glutei e che cerca di dimagrire affannandosi in palestra, per concedendosi poi qualche sgarro in più con la presunta convinzione di aver consumato le dovute “calorie” e quindi di avere la coscienza a posto. Oppure a una donna in menopausa che comincia a fare i conti con l’età e con il proprio cambiamento ormonale, e che ha notevoli difficoltà a dimagrire anche facendo attenzione a ciò che mangia; all’uomo con la famosa “pancetta”, che per alcuni potrebbe essere anche affascinante, ma che sicuramente non si sposa bene con la salute.

Ai bambini o ragazzi che hanno sempre di più necessità di dimagrire, considerando che oggi, purtroppo c’è “un'epidemia” di obesità infantile, con tutti i rischi di salute che ne conseguono anche e soprattutto per l’età adulta.
Poi si passa all’estremità opposta: soggetti, in particolare donne, che hanno disturbi del comportamento alimentare con una deformazione della propria immagine corporea e per le quali dimagrire è una ossessione.
Purtroppo, ancora poche persone capiscono l’importanza del dimagrimento come “base della salute” e su questo aspetto si dovrà lavorare ancora molto.
È stato dimostrato che l’obesità e il sovrappeso sono correlate con molte patologie: diabete tipo 2, dislipidemie, ipertensione, steatosi epatica, patologie articolari, tumori ecc.

Ma quando un soggetto deve dimagrire?


Esiste il BMI (BODY MASS INDEX), chiamato anche IMC (indice di massa corporea), un indice che ci dice se siamo normopeso, sovrappeso, obesi o sottopeso.

Attraverso un piccolo calcolo matematico possiamo conoscere il nostro BMI o IMC: basta dividere il proprio peso in Kg per il quadrato dell’altezza in metri.

PESO in (Kg)
Altezza x altezza (in metri)

Dopo aver ottenuto il valore numerico è facile collocarsi in una classe di peso.
Per esempio: un soggetto che ha un BMI pari a 23 sarà normopeso; un soggetto che invece ha un BMI pari a 34 sarà obeso.

Quindi dimagrire potrebbe significare semplicemente rientrare in un BMI ottimale?
In realtà la questione è un po’ più complicata, basti pensare che un soggetto potrebbe avere un BMI pari a 32 e non essere obeso, semplicemente perché è un bodybuilder e come tale ha una massa muscolare molto sviluppata.
Un soggetto viene definito obeso quando la sua massa grassa supera un certo valore, che è differente a seconda del sesso e dell’età. Per esempio: una donna di 35 anni dovrebbe avere una percentuale di massa grassa pari a 22-26%; invece, un uomo della stessa età dovrebbe avere una percentuale di grasso pari a 18-20%.
Quindi “dimagrire” non è sinonimo di “perdere peso”, dimagrire significa perdere grasso, e per capire se abbiamo perso grasso non basta pesarsi, non basta salire sulla bilancia.
È necessario fare altre indagini, come la plicometria o la BIA.

La BIA o bioimpedenziometria è un esame semplice, non invasivo che si esegue spesso negli studi dei nutrizionisti, e che ci consente di scoprire la nostra composizione corporea.
In questo modo, andando a confrontare gli esami nel corso delle visite, potremmo capire se la persona ha realmente perso massa grassa e quindi se c’è stato un reale dimagrimento o se c’è stata solo una perdita di peso che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe coincidere con la perdita di massa magra e di conseguenza corrispondere a un abbassamento metabolico.

Sicuramente è importante il peso, è importante pesarsi e prendere nota dei chilogrammi, ed è importante considerare il BMI, ma fino a un certo punto.
Ciò che bisogna tenere davvero sotto controllo sono la composizione corporea, le circonferenze e lo stato di benessere.
Ricordiamo che seguire una dieta non serve solo a farci tornare a indossare quei pantaloni che
ormai erano nell’armadio da diversi anni, o a superare la famosa “prova costume”.
Seguire una dieta serve per superare la “PROVA SALUTE”.